Suchergebnisse
Filter
15 Ergebnisse
Sortierung:
Discorso e norma: profilo filosofico-giuridico di Jürgen Habermas
In: Teorie del diritto e della politica 11
Procedura come norma: riflessioni filosofico-giuridiche su Niklas Luhmann
In: MultiVersum 31
Tensioni e prospettive della democrazia deliberativa habermasiana nell'emergenza da Covid-19
L'esame della ragione pratico-comunicativa, declinata dalla teoria del discorso di Jürgen Habermas, e le dinamiche della sfera pubblica, quale periferia e facilitatore del sistema politico, concorrono a delineare un fertile terreno di riflessione sulle criticità e sulle prospettive della democrazia deliberativa, posta in tensione dall'emergenza sanitaria da Covid-19. Da tale prospettiva, se nel modello habermasiano della democrazia deliberativa, le libertà individuali si accompagnano alla partecipazione politica dei cittadini ai processi di formazione della volontà comune, facendo emergere la solidarietà civile come esito di un autentico consenso discorsivo, nella società complessa sembra, per lo più, affermarsi un linguaggio strumentale e mediatico – implementato e potenziato dall'attuale indispensabilità dell'adozione di modalità di comunicazione a distanza - tale da ridurre la politica ad esibizione personalistica e le garanzie giuridiche a vuota forma, con una sostanziale perdita di efficacia delle tradizionali istituzioni della rappresentanza democratica. Nella pandemia, diritti e libertà vengono, inoltre, temporaneamente limitati dal rafforzamento dei necessari interventi coercitivi dei pubblici poteri, tramite i quali lo Stato richiede "un'insolita cooperazione" ai cittadini sottoposti a restrizioni, anche a discapito di fondamentali libertà soggettive. In tale condizione di incertezza, che evidenzia e alimenta un'imprescindibile dipendenza della governance dalle competenze degli esperti, è, tuttavia, da rilevare come la dimensione deliberativa, propria del sistema democratico, non venga sospesa dall'eccezionalità della situazione sanitaria: il pluralismo ed disaccordo sociale permangono, infatti, come irrinunciabili principi ed esigenze della ragione normativa, pur essendo subordinata la loro espressione al prioritario obiettivo della risoluzione dell'emergenza sanitaria. Qualora si tratti, poi, di individuare potenziali criteri di guida nell'arduo bilanciamento tra i diritti e i doveri di cittadini e ...
BASE
Normas indispensables. Notas sobre los derechos fundamentales y humanos en la teoría sistémica de Niklas Luhmann ; Necessary norms. Notes on fundamental and human rights in Niklas Luhmann's systemic theory
Los derechos fundamentales son investigados por Niklas Luhmann a partir de su función en relación con cl sistema jurídico, así como en relación con el sistema social en su conjunto. Su función radica en la aseguración del nexo y de la diferenciación comunicativa entre sistema político y sistema jurídico, que refleja la que existe entre sistema político y sociedad. El sistema político evita, a través de los derechos fundamentales, extender su esfera de competencia a las diferentes esferas de la comunicación pública, al liberar de su potencial dominio fenómenos sociales ajenos a él, y al consolidar la estructura burocrática estatal. Los derechos humanos constituyen un momento crucial en la teoría de Luhmann dado que, al insertar una fuente de legitimación normativa externa al sistema jurídico, identificada en el escándalo generado en la opinión pública por la vulneración de los derechos humanos, expone el sistema jurídico al riesgo de pérdida de su especificidad funcional. ; Fundamental rights are investigated by Niklas Luhmann from the point of view of their function with respect to the legal system as well as to the overall social system. Their function is to ensure the nexus and communicative differentiation between the political and legal systems, which mirrors the one between the political system and the society. Through fundamental rights, the political system avoids to extend its sphere of competence to the different spheres of public communication, excluding from its potential domination social phenomena that do not belong to it and consolidating the State bureaucratic structure. Human rights play a crucial role in Luhmann's theory insofar as, by including a source of legal legitimacy external to the legal system, consisting in the scandal generated in public opinion by the violation of human rights, they expose the legal system to the potential loss of its functional specificity.
BASE
Individui, spazi e confini nella modernità liquida di Zygmunt Bauman
La modernità liquida viene descritta da Bauman come la fase più dinamica della globalizzazione, nella quale un ruolo di primo piano è giocato dalla crisi delle tradizionali prerogative statuali che innescano processi di privatizzazione e di deregolamentazione. Ben distante dal delineare un fenomeno omogeneo, la globalizzazione si pone come elemento in grado di generare effetti contrastanti: da un lato essa tende ad uniformare, dall'altro tende a generare nuove distinzioni ed esclusioni basate, in primo luogo, sulla differente capacità di movimento, sia a livello globale che a livello locale. Alla deregolamentazione e alla flessibilità dei poteri globali corrispondono, infatti, l'extraterritorialità e la velocità di azione, qualità che dimostrerebbero una crescente irrilevanza dei luoghi, ovvero, una prevalenza della dimensione temporale sulle dinamiche spaziali. Laddove il tempo è inteso nell'istantaneità del momento e ridotto a zero, di riflesso, anche lo spazio smarrisce ogni rilevanza. Ne conseguono una progressiva volatilizzazione dei rapporti sociali nonché un'inedita ripartizione dei ruoli e delle funzioni all'interno delle città a cui corrispondono nuove forme di esclusione e di diseguaglianza, sia tra le diverse città che nel medesimo contesto urbano, a proposito del quale Bauman rileva la crescente presenza di spazi pubblici ma non civili essendo gli spazi pubblici civili caratterizzati dalla spontaneità delle relazioni e da un'autentica libertà di espressione. Il contemporaneo processo di smarrimento della capacità di confronto con l'estraneo può essere osservato anche nei cosiddetti ambienti virtuali: anche in tali luoghi, il compito di regolamentazione è assegnato principalmente alla politica della vita la quale, attraverso il web, ha avuto accesso e ha assoggettato l'arena pubblica. Ciò ha contribuito, anche nei contesti virtuali, alla riduzione della sfera pubblica a vantaggio dell'ambito privato di azione, sottraendo peso al senso politico del cittadino. La spinta verso comunità di simili, se a prima vista può essere intesa come una sorta di polizza assicurativa contro i rischi, naturalmente connessi alla vita quotidiana di una società complessa, porta, tuttavia, a disimparare l'arte della civile convivenza. Puntare sulla piena valorizzazione dei luoghi pubblici, virtuali come reali, va in direzione di un'autentica apertura alla conoscenza dell'altro che consenta di oltrepassare la competizione fine a sé stessa e di strutturare efficaci reti sociali. ; Liquid modernity is described by Bauman as the most dynamic phase of globalization, in which a leading role is played by the crisis of traditional state prerogatives that trigger processes of privatization and deregulation. Far from delineating a homogeneous phenomenon, globalization presents itself as an element capable of generating contrasting effects: on the one hand it tends to uniform, on the other it tends to generate new distinctions and exclusions based, first of all, on the different capacity for movement , both globally and locally. In fact, the deregulation and the flexibility of the global powers correspond to the extraterritoriality and the speed of action, qualities that would demonstrate a growing irrelevance of places, that is, a prevalence of the temporal dimension over spatial dynamics. Where time is understood in the instantaneousness of the moment and reduced to zero, consequently, space also loses all relevance. The result is a progressive volatilization of social relations as well as an unprecedented distribution of roles and functions within the cities to which new forms of exclusion and inequality correspond, both between the different cities and in the same urban context, about which Bauman notes the growing presence of public but not civil spaces, as civil public spaces are characterized by spontaneous relationships and genuine freedom of expression. The contemporary process of losing the ability to compare with the stranger can also be observed in the so-called virtual environments: even in these places, the regulatory task is mainly assigned to the politics of life which, through the web, has had access and has subjected to the public arena. This has contributed, even in virtual contexts, to the reduction of the public sphere for the benefit of the private sphere of action, subtracting weight from the political sense of the citizen. The drive towards similar communities, if at first sight can be understood as a sort of insurance policy against risks, naturally connected to the daily life of a complex society, leads, however, to unlearn the art of civil coexistence. Focusing on the full exploitation of public places, virtual as real, goes in the direction of an authentic openness to the knowledge of the other that allows to overcome the competition for its own sake and to structure effective social networks.
BASE
Privacy e informazione nell'era dei Big Data
'informazione costituisce, attualmente, una delle principali risorse economiche del processo produttivo e, di conseguenza, le attività di raccolta, selezione e monitoraggio dei dati personali assumono una fondamentale rilevanza poichè rivolte alla capillare targettizzazione e fidelizzazione del consumatore. In questa direzione, la privacy, da tutela individualistica del diritto ad essere lasciati soli, assume il significato di diritto al pieno controllo delle informazioni personali. L'analisi dei Big Data si spinge sino alla ricerca e all'esame di ogni possibile correlazione tra i dati e gli algoritmi impiegati nei processi decisionali. Se l'uso cooperativo e partecipato nella sfera pubblica di alcune tipologie di Big Data può rivestire un sicuro interesse sociale, in altri casi l'utilizzo di tali conoscenze solleva notevoli criticità concernenti la tutela dei dati personali, il loro sfruttamento economico, la presenza di un'effettiva consapevolezza e libertà nella manifestazione del consenso al loro trattamento. Ulteriori incognite, conseguite all'impiego dei Big Data, sono rappresentate dalla polarizzazione dell'informazione in capo a pochi intermediari digitali che palesa tutta l'asimmetria tra chi offre il servizio informativo e il suo fruitore, aggravata dall'intrasparenza e dalla selettività dei criteri posti alla base del funzionamento dell'algoritmo, problematiche che si riflettono sulla piena esplicazione dei diritti di libertà e sul futuro della democrazia. Si mostra, allora, tutta l'urgenza di un'efficace regolazione dei Big Data e, più in generale, delle informazioni personali circolanti online, ispirata ai valori costituzionalmente garantiti e diretta alla tutela dell'individuo dall'impiego improprio delle tecnologie informatiche, nella prospettiva di un'innovativa delineazione di modelli di cittadinanza digitale attiva, a fondamento di un'effettiva libertà di costruzione personale. ; Information is currently one of the main economic resources of the production process and, consequently, the collection, selection and monitoring of personal data assume a fundamental importance as they are aimed at capillary consumer targeting and retention. In this direction, privacy, from individualistic protection of the right to be left alone, takes on the meaning of the right to full control of personal information. The Big Data analysis goes as far as searching and examining any possible correlation between the data and the algorithms used in the decision-making processes. If the cooperative and participatory use in the public sphere of some types of Big Data can be of certain social interest, in other cases the use of such knowledge raises significant critical issues concerning the protection of personal data, their economic exploitation, the presence of an effective awareness and freedom in the manifestation of consent to their treatment. Further unknowns, resulting from the use of Big Data, are represented by the polarization of information by a few digital intermediaries that reveals all the asymmetry between those who offer the information service and its user, aggravated by the transparency and the selectivity of the criteria places at the base of the functioning of the algorithm, problems that are reflected on the full explanation of the rights of freedom and on the future of democracy. All the urgency of an effective regulation of Big Data and, more generally, of personal information circulating online, inspired by the constitutionally guaranteed values and directed to the protection of the individual from the improper use of information technology, is shown in the the prospect of an innovative delineation of models of active digital citizenship which are the foundation of an effective freedom of personal construction.
BASE
Trust and Power. Potere, fiducia, sistemi
La recente riedizione di Trust and Power - l'opera di Luhmann che propone, in lingua inglese, due lavori del sociologo tedesco sulla fiducia e sul potere nella società complessa – testimonia il vivo interesse, nella conoscenza sociologica, per temi come quelli della comunicazione, della complessità sociale e delle sue semplificazioni sistemiche. Luhmann definisce la fiducia come un investimento a rischio, funzionale a connettere la limitata conoscenza e la parziale ignoranza delle riduzioni di complessità ambientale effettuate dai contesti comunicativi di cui è formata la società complessa, estrapolando elementi informativi dall'evidenza disponibile. Il nesso che lega la fiducia al rischio consente di distinguere la prima dalle situazioni di interazione sociale elementare nelle quali entra in gioco la familiarità. Al progredire delle forme di differenziazione funzionale, la fiducia acquisisce la tipica connotazione riflessiva dei sistemi funzionalmente differenziati per svilupparsi nella fiducia nei sistemi esperti. Il potere costituisce un medium di comunicazione simbolicamente generalizzato, strumento ausiliario al linguaggio e motivazionale nel facilitare l'accettazione di riduzioni della complessità ambientale effettuate da altri. La stabilizzazione del potere attraverso le forme giuridiche è una delle condizioni di possibilità della specificazione del codice binario in termini universalistici e dell'instaurarsi dei meccanismi riflessivi, per mezzo dei quali viene aumentata la tecnicizzazione del potere, ottenendone ripercussioni nella configurazione del sistema politico. Mediante il potere si delinea, allora, la relazione tra diritto e politica nella società complessa. È da rilevare come in Luhmann non venga sollevata alcuna domanda né sulla legittimità dei contesti comunicativi qui esaminati né su una loro eventuale predominanza, argomenti che renderebbero i sistemi sociali condizionati ed esposti ad influenze ambientali, sottoponendoli a livelli di complessità esterna di ardua gestione. ; The recent re-edition of Trust and Power - the work of Luhmann that offers, in English, two works by the German sociologist on trust and power in the complex society - testifies the lively interest, in sociological knowledge, for topics such as communication, of social complexity and its systemic simplifications. Luhmann defines trust as an investment at risk, functional to connect the limited knowledge and partial ignorance of the reduction of environmental complexity carried out by the communicative contexts of which, according to systemic theory, the complex society is formed, extrapolating information elements from the available evidence. The link that binds trust to risk makes it possible to distinguish the former from situations of elementary social interaction in which, mainly, familiarity comes into play. As functional forms of differentiation progress, trust acquires the typical reflexive connotation of functionally differentiated systems to develop in trust in expert systems. Power constitutes a symbolically generalized medium of communication, an instrument that is auxiliary to language and motivational in facilitating the acceptance of reductions in environmental complexity carried out by others. The stabilization of power through juridical forms is one of the conditions of possibility of the specification of the binary code in universalistic terms and of the establishment of the reflexive mechanisms of functionally differentiated social systems, through which the technicalization of power is increased, obtaining reflections in the configuration of the political system. By means of power, then, that relationship between law and politics, in complex society, is outlined. It should be noted that in Luhmann no question is raised on the legitimacy of the communicative contexts examined here or on their possible dominance, topics that would make the social systems conditioned and exposed to environmental influences, subjecting them to levels of external complexity of difficult management.
BASE
Retrotopia. L'utopia che guarda al passato
sua parziale valorizzazione connessa ad una memoria e ad un oblio selettivi che volgono uno sguardo particolaristico e non oggettivo rivolto agli eventi passati. La privatizzazione e l'individualizzazione dell'idea di progresso che ne conseguono conducono alla riconsiderazione del modello della comunità tribale, al ritorno alla concezione di un io primordiale, all'abbandono della nozione di ordine civile come contesto regolato da princìpi non negoziabili e, infine, alla giustificazione di un diritto di gruppo, frequentemente identificato con la nazione. L'attestazione di una filosofia e di una politica manageriale pone le basi per il ritorno al paradigma della tribù e della lotta tra tribù estranee che esistono e sopravvivono per differenza, ovvero, nel reciproco rimando negativo. L'ottimistica utopia della modernità si specifica allora, nella società complessa, come retrotopia diffidente e rassegnata, indicante la strada di un narcisistico ritorno al grembo materno. ; Retrotopia, the title of a recent work by Zygmunt Bauman, evokes the idea of an age of nostalgia in which the future is demonized and is faced with an debatable re-evaluation of the past. This type of utopia, on the contrary, derives from the negation of the classic utopia and is based on the insurmountable riskiness of every decision and the unknowns that this entails in the attempt to reconcile individual security and freedom in post-modern society. The hopes for individual and collective improvement are therefore relocated from their natural home, the future, into particularist interpretations of the past that are presumed to be stable and more reliable precisely because they have already been given. The backward process - determined, in large part, by the set of political, economic and social conditions and processes that are generally defined by the term globalization and by the progressive transformation of the individual into consumer goods to be advertised and sold on the market - it does not consist, however, in a return to the past as such, but in a partial valorization connected to a selective memory and oblivion that take a particularistic and non-objective look towards past events. The privatization and individualisation of the idea of progress that follow leads to the reconsideration of the model of the tribal community, the return to the conception of a primordial ego, the abandonment of the notion of civil order as a context governed by non-negotiable principles and, finally, to the justification of a group right, frequently identified with the nation. The attestation of a managerial philosophy and politics lays the foundations for the return to the paradigm of the tribe and of the struggle between foreign tribes that exist and survive by difference, that is, in mutual negative reference. The optimistic utopia of modernity is then specified, in the complex society, as a diffident and resigned retrotopia, indicating the path of a narcissistic return to mother's womb.
BASE
Retrotopia. L'utopia che guarda al passato
Retrotopia, il titolo di una recente opera di Bauman, evoca l'idea di un'età della nostalgia nella quale il futuro è demonizzato ed è affrontata un'opinabile rivalutazione del passato. Questo tipo di utopia al contrario deriva dalla negazione della classica utopia ed è basata sull'insuperabile rischiosità di ogni decisione e delle incognite che questa comporta nel tentativo di conciliare, nella società postmoderna, la sicurezza e la libertà individuale. La privatizzazione e l'individualizzazione dell'idea di progresso, caratteristiche della modernità liquida, conducono alla riconsiderazione del modello della comunità tribale, al ritorno alla concezione di un io primordiale, all'abbandono della nozione di ordine civile come contesto regolato da princìpi non negoziabili e, infine, alla giustificazione di un diritto di gruppo, frequentemente identificato con la nazione. L'attestazione di una filosofia e di una politica manageriale pone, inoltre, le basi per il ritorno al paradigma della tribù e della lotta tra tribù estranee che esistono e sopravvivono per differenza, nel reciproco rimando negativo. L'ottimistica utopia della modernità si specifica allora, nella società complessa, come retrotopia diffidente e rassegnata, indicante la strada di un narcisistico ritorno al grembo materno. ; Retrotopia, the title of a recent work by Bauman, evokes the idea of an age of nostalgia in which the future is demonized and an open re-evaluation of the past is faced. On the contrary, this type of utopia derives from the negation of the classic utopia and is based on the unsurpassed riskiness of every decision and the unknowns that this entails in an attempt to reconcile, in postmodern society, individual security and freedom. The privatization and individualization of the idea of progress, characteristics of liquid modernity, lead to the reconsideration of the model of the tribal community, to the return to the conception of a primordial self, to the abandonment of the notion of civil order as a context governed by non-negotiable principles and finally to the justification of a group right, frequently identified with the nation. The attestation of a philosophy and managerial policy also lays the foundations for the return to the paradigm of the tribe and the struggle between foreign tribes that exist and survive by difference, in mutual negative references. The optimistic utopia of modernity is then specified, in complex society, as a diffident and resigned retrotopy, indicating the path of a narcissistic return to the womb.
BASE
Il rischio dell'assicurazione contro i pericoli. Complessità e contingenza nella teoria sistemica di Niklas Luhmann
Il rischio dell'assicurazione contro i pericoli è il titolo di una recente opera di Luhmann che raccoglie la traduzione italiana di alcuni saggi sul rischio nella stipula dei contratti assicurativi. L'argomento, a prima vista paradossale, rimanda al tema, di primaria rilevanza nella teoria dei sistemi, della definizione dei concetti di rischio, di pericolo e di sicurezza nella società complessa dove le incognite hanno profondamente mutato forme e modalità di intervento. ; The risk of hazard insurance is the title of a recent work by Luhmann that collects the Italian translation of some essays on risk in the stipulation of insurance contracts. The topic, at first glance paradoxical, refers to the topic, of primary importance in systems theory, of the definition of the concepts of risk, danger and safety in complex society where the unknowns have profoundly changed forms and methods of intervention.
BASE
La sfera pubblica dei media nella teoria del discorso di Jürgen Habermas
Il nesso tra sfera pubblica e discorso, dalla prospettiva teorica di Habermas, è qui analizzato attraverso l'esame dei rapporti tra sistema giuridico, sistema politico e spazio pubblico, soffermandosi sulle trasformazioni comunicative introdotte dai media digitali. Di rilevanza appare il ruolo del linguaggio ordinario tanto nello svolgersi delle pratiche comunicative quotidiane, così come nelle procedure istituzionali rivolte alla richiesta e all'esplicitazione delle giustificazioni discorsive. La comprensione linguistica ordinaria, che si distingue dalla settorialità dei linguaggi esperti, si situa nella possibilità di creazione di un consenso, sempre ridiscutibile, intorno ad essa diretto a confermare l'accettabilità razionale degli enunciati. Lo spazio pubblico del discorso mostra il legame tra il linguaggio, sorto dalle interazioni ordinarie e volto all'accordo intersoggettivo, e sfera pubblica, creata ed esperita dagli stessi autori della comunicazione, e concretizzata nelle procedure decisionali democratiche. Queste si pongono come medio tra l'interesse del singolo e l'interesse del cittadino, come medio tra autonomia pubblica e autonomia privata cosicché i destinatari della decisione possono intendersi come gli autori della stessa. Validità e legittimazione democratica normativa risultano intrinsecamente connesse nell'ideale habermasiano di democrazia che indica, come parametro critico, lo scarto presente tra la vigenza decisionale e la pretesa di un suo ideale superamento nel discorso. In tale processo, la sfera pubblica si pone come "periferia" del sistema politico, operando come filtro di temi e contributi rilevanti e consentendo la creazione di un sistema multilivello che dal parlare ordinario, attraverso la mediazione di "deboli" discorsi pubblici, giunge all'istituzionalizzazione politica e giuridica. A sua volta, il sistema politico, poichè dipende dai processi di legittimazione democratica delle decisioni, si giova dell'apertura alla società civile rappresentata dalla sfera pubblica. Nella concretezza della vita sociale, tuttavia, la sfera pubblica potrebbe seguire un modello strategico e gerarchico d'informazione che distorce le dinamiche comunicative dei discorsi ed è sostenuto dalla funzionalità di sistemi autoreferenziali. Il potere politico originato, in tal caso, al di fuori dei canali di discussione democratica delle decisioni, va a coincidere con la visibilità sociale. I processi di colonizzazione della sfera pubblica da parte del sistema economicofinanziario conducono, poi, ad una peculiare paralisi della società civile dovuta all'intrusione di imperativi funzionali, propri delle logiche di mercato, nella struttura della produzione e della distribuzione dei messaggi rivolti al pubblico. Ne deriva la restrizione dello spazio comunicativo e la perdita di efficacia delle istituzioni deputate alla rappresentanza democratica degli interessi. Nel passaggio dai tradizionali mass media alla digitalizzazione dell'informazione, la rete internet se da un lato sembra aver contribuito alla dilatazione della sfera pubblica con una varietà di temi e contributi, d'altro canto si presta a sostenere un'aumentata frammentazione discorsiva capace di generare movimenti comunicativi centrifughi tradotti in individui e in politiche isolate che si accordano alla società complessa e funzionalmente orientata.
BASE
La sfera pubblica dei media nella teoria del discorso di Jürgen Habermas
Il nesso tra sfera pubblica e discorso, di primaria rilevanza nella teoria di Habermas, viene analizzato attraverso l'esame dei rapporti tra sistema giuridico, sistema politico e spazio pubblico, soffermandosi sulle trasformazioni comunicative introdotte dai media digitali. ; The link between public sphere and discourse, of primary importance in Habermas theory, is analyzed by examining the relationships between the legal system, the political system and the public space, focusing on the communication transformations introduced by digital media.
BASE
Bisogno e interesse nella teoria discorsiva di Jürgen Habermas
Il confronto tra bisogno e interesse avviene, in Habermas, a partire dalla domanda sulla natura delle motivazioni che sottendono le azioni individuali, distinguendo le norme discorsivamente giustificabili dal potere normativo. La distanza tra diritto e potere normativo si sostanzia nell'irriducibile opposizione concettuale tra la giustificabilità discorsiva della norma giuridica e l'imposizione di leggi tramite la violenza del potere che eleva gli interessi particolari al rango di una generalità solo apparente. Al di là del requisito formale della validità normativa, la legittimità della legalità è ricondotta da Habermas al nesso interno, tra diritto, morale e politica, interpretato come rapporto di complementarietà comunicativa, ovvero, al momento d'indisponibilità che raccoglie il contenuto morale implicito nelle qualità formali del diritto positivo ed è espresso nelle procedure di formulazione normativa, sottratto alla contingenza degli interessi particolari. Problema centrale diviene la distinzione tra l'effettivo consenso dei parlanti - raggiunto nelle condizioni idealizzate di una comunicazione illimitata e libera dal dominio, cioè, nella situazione linguistica ideale che si esplicita nella correttezza procedurale della formazione e dell'espressione della volontà – e lo pseudo-consenso di processi comunicativi piegati ad interessi particolari. In quest'ultimo caso, si affermano il compromesso, come arbitraria negoziazione di posizioni soggettive, e il diffondersi di saperi esperti, scevri dal confronto con i presupposti e con gli esiti della rappresentanza democratica e capaci di inaridire la prassi comunicativa quotidiana.
BASE
La sovranità dei sistemi esperti
Il saggio analizza l'idea della sovranità statuale nelle attuali connessioni tra diritto, politica ed economia. In particolare, sono esaminati i nessi tra società civile e Stato, tra sistemi esperti e tradizionali istituzioni politico-giuridiche nel contesto della globalizzazione. ; The essay analyzes the idea of state sovereignty in the current connections between law, politics and economics. In particular, the links between civil society and the state, between expert systems and traditional political-legal institutions in the context of globalization are examined.
BASE